In questo articolo, ti darò alcuni consigli su come creare un file corretto per la tua stampa digitale. Ti parlerò di come scegliere il formato, i colori, il font.
Ti sarà sicuramente capitato di dover stampare qualche documento creato partendo da un foglio bianco, di Word, di Photoshop, o di qualsiasi programma di composizione testuale o grafica.
Per questo ti darò alcuni consigli pratici per evitare gli intoppi più banali.
Il formato di stampa
Quando si parla di stampa digitale, il formato è sempre molto importante.
I formati di stampa variano in base al tipo di stampato che vogliamo produrre, e possono essere standard e fuori standard.
Esempi di formati standard più comuni sono quelli per documenti e stampati cartacei: A4 (cm 21×29,7), A5 (cm 14,8×21), A3 (cm 29,7×42).
Per i biglietti da visita 8,5×5,5.
Per cartoline e foto: cm 10×15, cm 13×18, cm 15×20.
Per locandine e manifesti: cm 25×35, cm 35×50, cm 50×70, cm 70×100.
Per striscioni cm 100×100, cm 200×100, cm 300×100
Mentre per fuori standard si intendono i formati fatti su specifica richiesta e personalizzati tenendo sempre conto delle misure dei materiali da stampa. Il fuori standard è anche un formato economicamente più oneroso, perché non ottimizza gli spazi sui materiali generando sfridi e quindi occorrerà più materiale e più passaggi di stampa per stampare lo stesso numero di copie rispetto ad un formato standard.
I colori per la stampa digitale
Ti è mai capitato di vedere sul monitor un blu molto acceso che in stampa diventa un blu medio/scuro oppure un verde quasi fluorescente che stampato è un verde spento e più scuro? Ti spiego perché.
Mi limiterò solo a qualche nozione e lo approfondirò con un altro articolo dedicato ai colori perché il discorso è veramente molto ampio.
Per chi non sapesse come funziona la stampa digitale a 4 colori: è una conversione, dai colori video nativi RGB (ossia Red, Green, Blue) ai colori di stampa CMYK (cioè Cyan, Magenta, Yellow, Black).
Non esistono stampanti con colori RGB, i colori vengono sempre convertiti manualmente o tramite un software che assegna alla stampa un profilo colore di stampa.
In questo processo di conversione, i colori subiscono una variazione di tonalità che è più evidente nei colori molto accesi e soprattutto nelle tonalità dei rossi dei verdi e dei blu (inserire immagini).
Detto in numeri: le sfumature di colori riproducibili sui comuni monitor video sono circa 16milioni, mentre in stampa è possibile riprodurne molti meno.
Come si vede in figura la parte più ampia del grafico è quella visibile sullo schermo, mentre la parte interna dentro al triangolo è lo spazio colore che è possibile stampare. Ogni stampante ha il suo “spazio colore”.
Molte sfumature fuori dallo spazio colore della stampante vengono quindi convertite al colore più simile.
Inoltre il colore RGB è un metodo additivo cioè aggiunge luminosità, detto semplice: più i valori sono alti e più avrai un colore chiaro e luminoso, mentre al contrario il colore CMYK adotta un metodo sottrattivo, significa che più la percentuale di colore è alta e più colore sarà aggiunto in stampa rendendo la stampa più carica di colore e quindi più scura.
Per questo è meglio convertire o produrre un file in CMYK, o almeno evitare di utilizzare colori troppo accesi che non sono effettivamente riproducibili in stampa.
La scelta dei caratteri per la stampa digitale
Avrai sicuramente visto che per la maggior parte dei documenti la misura dei caratteri è distinta in pt (punti).
La misura standard del carattere dei documenti stampati su fogli A4 è principalmente di 12pt. È una grandezza ben visibile dall’occhio umano. ma con un carattere diverso può risultare una grandezza diversa.
Esistono milioni di caratteri (fonts) con stili diversi: a bastoncino, con le grazie, corsivi, pennellati, etc.
Vanno scelti con criterio e in base al tipo di stampato da realizzare.
Chiaramente se dobbiamo realizzare la grafica di una locandina useremo dei caratteri bastoncino, grandi, visibili, magari in grassetto per sottolineare eventi o date.
Sicuramente diverso sarà lo stile per una copertina di libretto messa da matrimonio, dove scriveremo i nomi con carattere corsivo, e le date con caratteri leggibili ed eleganti.
Per un biglietto da visita è bene scrivere i contatti evitando di utilizzare caratteri troppo piccoli al di sotto dei 7pt perché diventa davvero difficile da leggere.
Consiglio: utilizzate non più di 1 o al massimo 2 tipi di caratteri diversi nello stesso stampato. Utilizzare tipi di caratteri diversi una riga dopo l’altra rende il documento poco leggibile, oltre che poco curato graficamente.
Possiamo ricapitolare dicendo che:
- Il Formato di stampa è importante, scegliere un formato standard è economicamente più conveniente.
- I colori per la stampa possono subire variazioni rispetto a come vengono visualizzati sul monitor: la conversione da RGB a CMYK può causare variazioni di tonalità. I colori troppo accesi dovrebbero essere evitati.
- La grandezza e lo stile dei caratteri devono essere scelti con con cura in base al tipo di stampato.
Spero che questo breve articolo dedicato ai consigli per la composizione grafica ti sia utile.
Buone stampe!
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